sabato 4 maggio 2019


Fresco di stampa l’ultimo lavoro poetico di Stanislao Donadio dal titolo “Francesco (o dell’alter ego)”

“Questo è un omaggio ad un amico, questo è un modo di dire grazie per un’amicizia breve ma intensa, fatta di anarchia e complicità. Stanislao, tramite un pugno di poesie dettate dal cuore, ricorda il Poeta/Fratello Francesco Tarantino, scomparso troppo presto”.

Scheda del libro
Titolo: Francesco (o dell’alter ego)
Autore: Stanislao Donadio
Collana: Sabra/Chatila
Genere: Poesie
N. Pagine: 112 con illustrazioni del Maestro Rocco Regina
ISBN: 978-88-94921-33-5
Prezzo: euro 10,00

Presentazione dell’opera:
I versi di Stanislao si raggomitolano su un cerchio imperfetto che assume le sembianze dell’Uroboro. Due delle poesie di questo libello sono state lette ed apprezzate da Francesco quando era in vita, le altre sono state generate dalla sua evaporazione, dopo la sua partenza. Stanislao nella sua ricerca di un senso dell’improvvisa e quasi inaccettabile scomparsa tesse i suoi versi con un filo luminescente con cui ognuno può avventurarsi nel labirinto della scomparsa di Francesco. Queste architetture di parole intelaiate nella trama delle poesie, distillate dalla incondizionata ammirazione di Stanislao per Francesco, sono capaci di bucare con i loro bagliori il tetro buio in cui si cela questo cupo mistero. La sofferenza ed il dolore da cui i versi scaturiscono non si trasformano mai in lamento, la morte è rispettata nella dignità dell’approccio di Stanislao. Ogni nuovo sistema che prende forma dopo una nascita o dopo una morte cambia il destino del mondo. Risonanze di echi di eterni ritorni, arrivi e partenze, separazioni e ricongiunzioni. Le parole di Stanislao diventano un umile canto di ammirazione in cui Francesco viene proclamato Maestro e la sua perdita viene ricercata in ogni intorno. La penna diventa appendice di un occhio sensibile ai riverberi di Francesco in ogni situazione. L’assenza genera meraviglia in visioni sublimate dalla lente del poeta che ce ne rende partecipi. Le poesie della silloge finiscono per nutrire il nostro immutato dolore con un effetto comunque lenitivo, partecipato e condiviso. Nella sua visione la parabola della vita sfuma nei suoi contorni materici e si colora di quelle tinte che solo versi ispirati sanno restituire. I versi di Stanislao sono anche un disordinato album di ricordi fraterni, foto emozionali virate nel colore viola della mancanza. Agglomerati di parole che sono impregnate del sapore di opportunità perdute, di prospettive accartocciate. (dalla Prefazione a Francesco (o dell’alter ego) di Francesco Aronne)

Biografia dell’Autore:
Stanislao Donadio ha pubblicato finora otto raccolte di poesie. Nell’ordine:
Il cane andaluso, 1984, Ed. Camminiamo Insieme;
L’accaduto, 1997, Luigi Pellegrini Editore, prefazione di Mario Iaquinta;
La mandibola comunista, 2005, Edizioni Orizzonti Meridionali, prefazione di Claudio Lolli;
L’ulcera della principessa tibetana, 2009, ilmiolibro.it,  La Repubblica, prefazione di Alberto Cantone;
Buone Notizie dal Vento, 2013, Apollo Edizioni, prefazione di Rosario D’Alessandro;
Sul cammino dell’amore, Simone di Cirene e altre storie minime, 2015, Apollo Edizioni, prefazione di Francesco Fucile;
Il grano della vita, Tommaso detto Didimo e altre storie minime, 2016, Apollo Edizioni, prefazione di Francesco M.T. Tarantino;
Dalle Clarisse Madri, 2017, Apollo Edizioni, prefazione di Dante Maffia.
Collabora  per  Apollo Edizioni alla nuova collana di poesia “Sabra/Chatila” e con la rivista online Faronotizie (www.faronotizie.it).


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